

Gioco Educativo Metodo Montessori
Il gioco educativo metodo Montessori La mia casetta Headu è un gioco identificato come un valido dispositivo didattico per l’acquisizione dell’autonomia, della fiducia in se stessi e dell’autostima. Si ispira alle teorie montessoriane, secondo cui il gioco deve essere piacevole, propositivo e spontaneo al fine di sviluppare una moltitudine di abilità e competenze quali: identità personale, creatività, intuizione, ingegno, attenzione, pensiero logico, linguaggio e socialità. La formazione va orientata, sin da piccoli, allo sviluppo della capacità di far fronte a situazioni inconsuete e a risolvere problemi emergenti. L’apprendimento diventa un mezzo per accogliere informazioni, analizzare contesti complessi, fare scelte consapevoli e orientare bene gli sforzi. «Imparare ad imparare» è la competenza, ora indispensabile, di rinnovare i propri atteggiamenti e le proprie conoscenze ogni qual volta ce ne sia la necessità. Attraverso il gioco i bambini imparano a conoscere il mondo che li circonda, a gestire le proprie emozioni e a sperimentare per tentativi ed errori le convinzioni sulle cose e sugli altri.
Lo sviluppo interiore e la formazione propositiva del bambino sono gli obbiettivi primari che si pone il gioco educativo in oggetto. Esso infatti fornisce stimoli graduali affinchè attraverso il gioco, il bambino o la bambina possano sviluppare capacità rivolte a risolvere situazioni non abitudinali e per conseguenza a superarle. Secondo quanto Maria Montessori stessa sostiene attraverso la seguente citazione
“...il bambino finisce per immergersi nel suo esercizio con tale intensità d’attenzione, che non si accorge più delle cose circostanti e continua a lavorare, ripetendo l’esercizio uniformemente decine decine di volte consecutive. Questo è il fenomeno della concentrazione e della ripetizione dell’esercizio, a cui è collegato lo sviluppo interiore...”
Costruisci la casetta Il gioco prevede attività di osservazione, di orientamento e di manualità che il bambino svolge in completa autonomia. Il bambino si diverte a completare le 6 cartelle-ambiente con i corrispettivi 30 oggetti sagomati, per poi accostarle costruendo una grande casetta. Per farlo, potrà giocare liberamente, oppure potrà compiere le prime classificazioni, dividendo gli oggetti secondo il loro micro-ambiente di appartenenza.
Che cos’è l’autonomia?“Aiutami a fare da solo”. Sono queste le parole che Maria Montessori muove a favore del bambino affinché sia al centro di ogni processo di apprendimento. “L’educazione della prima infanzia deve essere informata a questo principio: aiu-tare il naturale sviluppo del bambino” (M. Montessori, La scoperta del bambino). Secondo il metodo Montessori il bambino va lasciato libero di esplorare l’ambiente che ha attorno in completa autonomia. Le «scelte autonome» scaturiscono dal proprio interesse spontaneo, che sviluppa un processo di autoeducazione e di autocontrollo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi: l’autovalutazione! Affinando i sensi, in particolar modo il tatto e la vista; il bambino acquisisce la capacità di compiere correttamente gesti coordinati, diretti a un determinato fine. L’educazione ai sensi rappresenta una tappa fondamentale e propedeutica per lo sviluppo cognitivo del bambino.
Come presentare il gioco al vostro bambino? Per l’esecuzione del gioco è opportuno predisporre un ambiente adatto, un luogo calmo e privo di distrazioni. Inoltre, è importante lasciare al bambino tutto il tempo necessario per portare a termine il completamento del gioco, favorendo la sua concentrazione. Ogni bambino ha i suoi ritmi di apprendimento ed è compito del genitore-educatore, comprenderli e rispettarli. 6 cartelle illustrate con gli ambienti della casa: cucina, salone, bagno, camera, terrazzo, soffitta. 30 oggetti sagomati relativi agli ambienti di appartenenza (5 per ogni ambiente).